______________________________________
Negli anni '60 un gruppetto di goliardici ragazzotti (che vollero chiamarsi " i giovani leoni") composero su un modello di stornellata alcune rime su alcuni "personaggi" di allora. Fu un successo che, a distanza di anni, i più datati di noi ricordano ancora. Con l'amico e compagno di suonate Alex ci siamo permessi di ripercorrere quella composizione adeguando a oggi l'arrangiamento ma mantenendo integro il testo che gli autori ci hanno cortesemente consegnato.
Natale 2024. Diverso dal solito perchè è arrivato Federico. ..e di una notte che pioveva...m' è venuto questo gingle...
Siccome la mia voce non è il massimo ho chiesto al mio amico Michael Bublé di cantarla per me...
L'incontro con Carlo Poletti (uno dei giovani terribili di una volta ndr)mi ha riportato alla mente il mio percorso universitario in quel di Brescia. Per la verità tutto quello che ci girava attorno, come la goliardìa, la spensieratezza e la capacità di contestare ridendo di sè e del cambiamento che si proponeva, le osterìe (il Bianchi, il Frate....)ove si potevano incontrare artisti, studenti, gente comune (une petite Parìs) e che ho dannatamente frequentato. Fra le canzoni goliardiche (nate dalla mente degli universitari) ricordo si cantava con piacere "Fanfulla da Lodi". Era talmente condivisa che tutti la conoscevano nonostante la "velata" volgarità. E questo mi porta a ricordare il mio amico Gualtiero (scomparso qualche anno fa, che la cantava con trasporto fino ad inventarsi delle strofe...) e il Gianni Secco,(studioso bellunese) che ci ha favorito della sua presenza al primo Convegno nel 2002 e dell' amicizia nel prosieguo del tempo a sua disposizione, scaduto cinque anni fa a causa di un male incurabile...